Il 25 ottobre u.s., si è svolto un incontro con l’Amministrazione, finalizzato a presentare alle OO.SS. le proposte di nomina sulla prima lista straordinaria APC 2019. Nonostante il risultato di sole 3 nomine e 7 posti vacanti sia eloquente e non richieda commenti, l’Amministrazione non ha voluto riconoscere di aver scelto paletti temporali troppo restrittivi.
Abbiamo sottolineato il disappunto nostro e del personale per una decisione che è parsa irragionevole, richiedendo la pubblicazione di una seconda straordinaria in tempi brevi e senza paletti temporali. l’Amministrazione ha proposto, invece, di anticipare a novembre l’ordinaria 2019, nella quale dovrebbero confluire TUTTI i posti vacanti della straordinaria, nessuno escluso.
Tale soluzione consentirebbe di candidarsi anche a coloro che non hanno potuto farlo l’estate scorsa.
E’ stata poi sollevata la questione dell’eventuale applicazione anche all’APC, di una deroga al criterio della permanenza massima all’estero stabilito dalla circolare sui trasferimenti, già prevista in via eccezionale per alcune sedi vacanti di difficile copertura presso le nostre Ambasciate, prolungando di un solo anno aggiuntivo la permanenza massima continuativa all’estero, come è accaduto per il personale degli altri profili professionali.
La deroga riguarderebbe esclusivamente il 2020.
L’Amministrazione ha confermato la volontà di dialogare con i sindacati per trovare una soluzione al problema della copertura di alcune sedi prioritarie.
Abbiamo quindi confermato la disponibilità di queste OO.SS. a sostenere, in via del tutto eccezionale, una deroga ai criteri della circolare, purché i posti in questione vengano nuovamente pubblicizzati sulla prossima lista ordinaria, in analogia con quanto concordato riguardo alle qualifiche funzionali. Qualora tali posti andassero nuovamente vacanti, vi sarebbero le condizioni per un parere favorevole da parte nostra. E’ innegabile che stiamo vivendo da tempo una situazione atipica dovuta alla contrazione degli organici APC. L’Amministrazione ha espresso ottimismo in quanto tale situazione, che sta creando non pochi disagi in termini di sovraccarico di lavoro sia presso gli uffici dell’Amministrazione centrale che presso le sedi estere, è in graduale via di soluzione grazie all’imminente ingresso di 44 nuovi APC, che andranno ad aggiungersi agli 8 colleghi transitati nei ruoli APC a settembre. Pertanto, a partire dal 2020, la diramazione delle liste di pubblicità APC dovrebbe avviarsi verso la normalizzazione e nel 2021 vi sarà la concreta possibilità di rafforzare l’organico di vari Istituti di Cultura, attualmente retti o diretti da un solo APC, circostanza che non contribuisce né all’efficienza né al benessere organizzativo.
L’Amministrazione ha anche informato che oltre all’ordinaria APC, verrà diramata presto anche l’ordinaria per dirigenti APC.
Infine, circa le note di trasferimento per i colleghi APC nominati sulla straordinaria, l’Amministrazione ha confermato che i movimenti avverranno in tempi non lunghi, previa valutazione delle esigenze di servizio, che variano da sede a sede.
Roma, 13.11.2019