CGIL, CISL e UIL, hanno accolto con molta soddisfazione l’iniziativa del nuovo Segretario Generale, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, che ha voluto incontrare le organizzazioni sindacali poco dopo il suo insediamento. 

L'incontro ha avuto luogo giovedì 24 giugno scorso. Il Segretario Generale ha precisato che non si tratterà di un fatto episodico, ma costituirà l’avvio di un dialogo costante con le parti sociali. A nostro avviso, ciò rappresenta una positiva inversione di rotta nei rapporti tra le OO.SS. e i vertici del MAECI. 

Al Segretario Generale abbiamo ricordato che il personale delle Aree Funzionali, delle quali le nostre tre organizzazioni confederali esprimono maggioritariamente la rappresentanza, è quello che ha maggiormente subito in questi anni gli effetti particolarmente pesanti del blocco delle assunzioni e quelli più negativi della riforma dell'ISE. Abbiamo chiesto che quest’ultima sia oggetto di incisive modifiche, aprendo auspicabilmente una stagione di riforme "buone" e non più solo “punitive” e di corto respiro. 

All'Amb. Sequi abbiamo sottolineato come il MAECI abbia bisogno delle Aree Funzionali le quali non costituiscono un "peso" da alleggerire come qualcuno pensava fino a non troppo tempo fa, ma rappresentano al contrario un asset strategico della nostra Amministrazione che, però, deve essere messo in condizione di lavorare bene, attraverso una distribuzione equa dei carichi di lavoro che non potrà che passare attraverso un costante rafforzamento degli organici, assicurando i giusti incentivi per il lavoro svolto e i sacrifici che il personale sopporta prestando servizio presso strutture altamente operative.

I progetti che la Funzione Pubblica sta comunque avviando per il pubblico impiego lasciano presagire grandi chance di valorizzazione del personale delle Aree Funzionali, sia in termini di progressione di carriera sia attraverso la creazione di nuovi profili per professionalità specifiche.

Al MAECI figure simili non mancano, si pensi all’Area della Promozione Culturale senza dimenticare gli altri profili apicali della Terza Area, ed è là che le novità allo studio potrebbero concretizzarsi in modo migliore.

Nel nostro intervento non abbiamo ovviamente dimenticato le legittime aspirazioni del personale della II° Area che con i necessari titoli, aspira al passaggio in Terza.

Abbiamo altresì formulato l’auspicio che anche per i “pochi” colleghi “Ausiliari” presenti i nella I Area, venga avviata la procedura per il passaggio e il definitivo assorbimento nella II°Area.

Da queste premesse generali siamo passati ad illustrare nel dettaglio alcune proposte che consideriamo in questo momento prioritarie per la realizzazione degli obiettivi suesposti.

  • apertura di un tavolo di confronto/contrattazione con l’Amministrazione su tutta una serie di tematiche di rilevante interesse per il personale: si tratta, in realtà, di una richiesta che abbiamo già avanzato unitariamenteall’Amb. Varriale, Direttore Generale della DGRI, in data 2 aprile scorso ed alla quale l’amministrazione ha, per ora, solo in parte, dato riscontro o seguito. 
  • Convocazione – peraltro già da noi più volte sollecitata -dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione previsto dal CCNL del Comparto delle Funzioni Centrali 2016-2018, costituito anche al MAECI ma ancora mai riunitosi. 
  • Accelerazione dell’avvio delle procedure per il passaggio all’interno della II Area dal profilo di “Operatore di Amministrazione” a quello di “Collaboratore di Amministrazione Contabile Consolare” utilizzando le “vacanze” nell’organico di quest’ultimo profilo venutesi a creare a seguito sia del concorso esterno per il personale della III° Area, sia del passaggio “interno” dalla II alla III Area. Ciò darebbe al personale inquadrato come “Operatore di Amministrazione” l’opportunità di un meritato sviluppo professionale.
  • Accelerazione dell’avvio delle procedure per il passaggio dalla I alla II Area, riconoscendo anche in questo caso ai colleghi inquadrati nel profilo di “Ausiliario”, peraltro ormai ad esaurimento, il diritto di avere l’opportunità di un meritato sviluppo professionale.
  • Ribadita la necessità di proseguire con ogni mezzo possibile nei tentativi di utilizzo della graduatoria degli idonei non vincitori della procedura selettiva per il profilo di “Funzionario amministrativo contabile consolare”. 

A seguire, abbiamo anche posto l'accento sull’urgenza di procedere ad un approfondito tagliando della riforma ISE del 2015 intervenendo soprattutto sui seguenti istituti:

  • modifica del "contributo trasporto masserizie" le cui pecche, sia per quanto riguarda la quantificazione del contributo concesso sia per gli iniqui risvolti fiscali dello stesso, sono note a tutti.
  • modifica della "maggiorazione del contributo abitazione" su cui, a nostro avviso, bisognerebbe lavorare prevedendo un sistema di adeguamento di tale maggiorazione, magari entro limiti predefiniti – un po' come era nell'abrogato art. 178 del DPR. 18/67 per l'ex contributo spese abitazione – nel caso in cui la spesa effettiva superi l'importo della maggiorazione e dei limiti percentuali di "tolleranza" per quando la spesa effettiva fosse inferiore alla maggiorazione. Ciò da un lato, eviterebbe la corsa a spendere l'intero importo della maggiorazione – anche quando se ne potrebbe fare a meno – e, dall'altro, consentirebbe alla stessa maggiorazione di essere, in maniera più precisa e rapida, in linea con le esigenze degli interessati.
  • Eliminare la decurtazione percentuale della stessa ISE applicata alle coppie in servizio presso la stessa sede che, dopo lo “spacchettamento” dell’ISE, operato dalla riforma del 2015, non trova più alcuna valida ragione logica e giuridica.

Abbiamo poi espresso la preoccupazione che la riavviata politica assunzionale, senza dubbio positiva, possa, da sola, non bastare a risolvere i problemi del servizio all'estero. Per questa ragione, al nuovo Segretario Generale abbiamo comunicato che la grande sfida che dobbiamo affrontare è di creare un articolato sistema di incentivi.  Un sistema che, a fronte di determinati "adempimenti", in particolare per il servizio all'estero nelle sedi che presentano maggiori criticità, conceda in cambio dei benefici, dei premi, delle opportunità, a chi abbia assolto a tali adempimenti:

  • incentivi all'interno dello stesso processo di assegnazione delle sedi. Per far ciò, a nostro avviso, sarà necessario mettere mano alla Circ. 2/2017.
  • "bonus" e vantaggi relativi in occasione dei processi di sviluppo economico e di carriera (Passaggi di Area).
  • ISE rivista nell'ottica di renderla uno strumento premiale (ad es. prevedendo, per ogni posto funzione, basi di calcolo di importo crescente, acquisibili nel tempo in cambio dell'assolvimento di determinati "adempimenti").
  • dare una sorta di prospettiva di "carriera" - specificamente alle III Aree - ipotizzando di rivedere l'articolo 114 del DPR. 18/67 nel senso di dare a coloro che abbiano assolto a certi adempimenti e abbiano fatto un definito percorso di crescita professionale – la possibilità di candidarsi sui posti consolari con pari dignità ed opportunità rispetto al personale della carriera diplomatica

Infine, a conclusione del nostro intervento, abbiamo ricordato il particolare momento storico che stiamo vivendo. Siamo alla vigilia dell'avvio di un piano imponente di ricostruzione nazionale nel quale auspichiamo che anche la Farnesina possa fare la sua parte. In questo contesto ci viene offerta una occasione unica che non possiamo disattendere. 

Abbiamo anche segnalato al Segretario Generale che la giornata in cui ci siamo incontrati corrispondeva alla ricorrenza del "Public Service Day", istituito nel 2003 dalle Nazioni Unite e celebrato ogni 23 giugno per ricordare la Convenzione ILO del 1978. La corrispondenza di questo evento con la data scelta per l'incontro con l'Amb.  Ettore Francesco Sequi, ci fa sperare che sia di buon auspicio per il prosieguo della nostra collaborazione.

Roma, 19 luglio 2021