Lo scorso 3 giugno abbiamo avuto un incontro con l’Amministrazione per definire i criteri di distribuzione delle somme aggiuntive del FRD del personale a contratto a legge italiana. previste dal CCNL 2016-2018. Si tratta di incrementi stabiliti in un’apposita sessione successiva alla chiusura della contrattazione collettiva (c.d. “code contrattuali”) che – al pari di quanto fatto per i FRD di tutto il personale delle Funzioni centrali – ha aumentato la consistenza dei FRD del citato personale a contratto per gli anni 2016, 2017 e 2018 prevedendo, nel contempo, che a decorrere dal 2019, il predetto fondo venga ridotto in misura proporzionale alla riduzione del numero di unità di personale a contratto a Legge Italiana che, come noto, è una categoria ad esaurimento.
Si è stabilito che per ripartire le suddette risorse si utilizzeranno gli stessi criteri fissati dagli Accordi firmati negli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 per distribuire le somme residuali degli FRD delle medesime annualità. In particolare:
- 15% disagio – 15% turni o eventi – 70% produttività: per 2016 e 2017;
- 15% disagio – 15% eventi – 70% produttività: per 2018 e 2019.
Dal momento che per la determinazione delle prestazioni rese e delle quote di produttività si farà riferimento ai documenti e ai dati già noti ed utilizzati nei suddetti anni, l’elaborazione del calcolo di quanto spettante a ciascun impiegato a contratto a legge italiana, come pure l’inserimento dei pagamenti nel sistema, avverranno direttamente a cura dell’Ufficio VI della DGRI. Ciò porterà un’indubbia accelerazione della procedura che, almeno in parte, consentirà di recuperare i ritardi con cui è stato erogato il finanziamento dei presenti fondi da parte del MEF.
Da parte dell’UNSA è stata ribadita la richiesta di attribuzione mensile delle risorse FRD per gli impiegati a legge italiana. Si tratta di un’idea che renderebbe sicuramente più snella l’attribuzione di tali somme ai singoli interessati. Va da sé, però, che una modifica così radicale, che di fatto – se abbiamo ben capito il senso della proposta dell’UNSA - significherebbe trasformare in quote stipendiali il salario accessorio, non potrebbe riguardare una sola categoria di personale ma tutte quelle destinatarie dei fondi accessori!. A tal riguardo, l’Amministrazione si è limitata ad osservare che si tratta di una decisione che compete alla contrattazione collettiva nazionale e di cui, se dovesse essere, non potrà che prendere atto e darvi seguito.
L’Amministrazione ha informato che sono disponibili in bilancio anche i fondi del FRD 2020. I calcoli per l’attribuzione delle somme certe sono stati fatti e a breve partiranno i relativi pagamenti. Tra poco, quindi, si potrà passare alla distribuzione dei relativi residui che, quasi sicuramente, avverrà con gli stessi criteri degli ultimi anni.
In chiusura di riunione l’Amministrazione ha anche fornito anticipazioni in merito alla concessione per il corrente anno degli aumenti retributivi al personale locale. Per tale esercizio sono disponibili circa 900 mila euro (lordo amministrazione). Sono già arrivate documentate richieste di aumento da 21 Paesi: Argentina, Austria, Cile, Corea, Danimarca, Egitto, Gerusalemme, Giappone, Hong Kong, Kenya (solo per ausiliari), Lituania, Mozambico, Niger, Norvegia, Pakistan, Repubblica Ceca, Svizzera, Tanzania (solo per ausiliari), Tunisia, Ucraina e Ungheria. Sono in arrivo altre due richieste da Belgio e Stati Uniti. L’obiettivo è quello di esaminare tutte le richieste, ed inviare all’UCB il quadro delle percentuali di aumento che saranno decise, entro il mese di luglio così da consentire che gli aumenti stessi possano decorrere dal 1° luglio 2021.
Roma, 8 giugno 2021
FP CGIL CISL FP UILPA