In queste ultime settimane, con l’intento di arrivare, pur in una situazione di emergenza sanitaria, ad una rapida conclusione del concorso per “Funzionario amministrativo-contabile-consolare”, sono state formulate alcune ipotesi di modalità alternative allo svolgimento ordinario della prova orale per i 317 candidati che hanno superato le prove scritte.
Due le ipotesi più gettonate:
- •la possibilità dello svolgimento in videoconferenza della prova orale o presso sedi decentrate: è quanto prevede l’art. 248 del D.L. “Rilancio”;
- •“sostituire gli esami orali con il periodo di prova”: in altre parole, il risultato dell’ultima prova concorsuale sarebbe sostituito dall’esito, positivo o negativo, del periodo di prova. E’ questa l’ipotesi evocata in un’interrogazione presentata dalla Senatrice Lonardo.
La nostra convinzione è che l’ipotesi della “sostituzione degli orali con il periodo di prova” potrebbe consentire di raggiungere meglio gli obiettivi di imparzialità e di celere conclusione dell’iter concorsuale.
Che tale ipotesi possa garantire una conclusione celere della procedura, è di tutta evidenza, in quanto si avrebbe immediatamente una graduatoria finale stilata sulla base delle sole votazioni conseguite dai candidati nelle prove scritte. I rischi di disparità di trattamento che, tuttavia, si avrebbero per i candidati collocati oltre l’ultima posizione attualmente utile per l’assunzione (ossia coloro che, in esito agli scritti, risultano collocati oltre la 278^ e che in questo modo perderebbero l’opportunità di rientrare, attraverso un buon risultato dell’orale, in posizione utile per essere assunti subito), potrebbero essere però eliminati assumendo subito tutti i 317 candidati che hanno superato le prove scritte.
Crediamo infatti, a tale proposito, che i numerosi pensionamenti degli ultimi anni abbiano generato risparmi tali da rendere possibile, in presenza di una precisa volontà politica dell’Amministrazione, questa operazione senza eccessive difficoltà.
Non v’è dubbio che un concorso senza prova orale potrebbe apparire, soprattutto agli occhi dei nostri interlocutori istituzionali - in primo luogo MEF e FP - un’ipotesi eccessivamente derogatoria rispetto ai principi che, almeno finora, hanno regolato le procedure concorsuali. Troviamo che sarebbe tuttavia un’ipotesi giustificabile con la straordinaria eccezionalità del momento e le oggettive difficoltà che la nostra Amministrazione incontrerebbe nell’organizzare le prove orali in videoconferenza ed oltretutto presso sedi decentrate tra cui, nel nostro caso, anche alcune all’estero.
Eventuali rimostranze di ipotetici “ortodossi” della procedura potrebbero tuttavia, a nostro parere, essere anch’esse tacitate con una terza ipotesi da noi immaginata e che, anziché prevedere la sostituzione degli orali con il periodo di prova, contemplerebbe la possibilità di sostenere gli orali in modalità ordinaria durante, o alla fine, del periodo di prova.
E’ in ogni caso immaginabile che, per dare seguito ad una o all’altra delle due ultime ipotesi, sia necessario un intervento normativo ad hoc.
Abbiamo comunque già fatto presente all’Amministrazione che, ove questo ci fosse, sarà necessario e doveroso sfruttare l’opportunità offerta per un’ulteriore progressione dalla II alla III Area del maggior numero possibile di “idonei” - tali sono infatti da considerarsi, ai sensi della migliore e più recente giurisprudenza in materia, i colleghi in questione - della graduatoria delle procedure selettive interne dello scorso anno.
Siamo in merito fermamente dell’avviso che il sopravvenuto rinvio al 2020 delle 277 assunzioni autorizzate per il concorso esterno consenta infatti di applicare ad esse la nuova formulazione dell’art. 22, comma 16, del D.Lgs. 75/2017 (Legge Madia), aumentando parallelamente dal 20% al 30% la percentuale di posti utilizzabili per le procedure interne. Ciò consentirebbe di recuperare da un lato 28 ulteriori posizioni di vincitore in aggiunta alle 56 previste dal bando per il profilo ACC, cui se ne potrebbero aggiungere ulteriori 12 per effetto dell’assunzione di altre 40 unità dalla graduatoria del concorso esterno, e precisamente quelle dal 278esimo al 317esimo posto (cosa che, come detto, andrebbe necessariamente fatta nelle ipotesi proposte all’inizio). Aggiungendo a queste ultime le posizioni dei vincitori del passaggio di area che, per varie vicissitudini, non hanno mai preso effettivamente servizio, sarebbe peraltro ipotizzabile il passaggio in Terza Area di 42 ulteriori unità di personale attraverso la procedura interna.
L’occasione è utile per sensibilizzare l’Amministrazione a bandire quanto prima – e finalmente - il previsto concorso in Seconda Area, avvalendosi delle procedure semplificate offerte dalla normativa emergenziale attualmente in vigore, permettendo così di reintegrare in tempi rapidi anche quegli organici.
Viviamo un frangente drammatico che tuttavia offre possibilità inimmaginabili fino a poche settimane fa. Siamo certi che le nostre controparti sapranno approfittare di questo momento di rilancio nazionale per realizzare anche quello della nostra Amministrazione.
FP CGIL CISL FP UILPA