Giovedì 30 aprile ha avuto luogo un'informativa alle sigle sindacali attive al MAECI. L'incontro, convocato su richiesta di FP CGIL, CISL FP e UILPA in vista della cosiddetta "Fase 2", è stato il primo tenutosi "online" nella storia della nostra Amministrazione, attraverso l'utilizzo della piattaforma di videoconferenza Zoom.
Durante l'incontro sono state affrontate varie tematiche inerenti l'attuale fase emergenziale, tra i quali il problema dei colleghi trattenuti in servizio a Roma, le modalità con cui riaprirà la sede centrale ed i contrasti in alcune sedi tra i Capi Missione ed il personale.
La nostra organizzazione è intervenuta specialmente sull'applicazione all'estero dei protocolli siglati dai sindacati confederali con il Governo e da quelli di categoria con la Funzione Pubblica, articolando la propria proposta sui seguenti punti:
  • ultrattività dei protocolli nazionali all'estero nel periodo che intercorrerà tra la conclusione dell'emergenza in Italia e la fine della pandemia che sarà indicata dall'OMS (in questo arco di tempo le disposizioni emergenziali, sebbene venute meno sul territorio nazionale, dovranno continuare ad essere applicate nelle sedi operanti in territori ancora interessati dal contagio);
  • deroga della normativa nazionale in favore di quelle locali eventualmente più stringenti o più tutelanti (come nel caso in cui siano localmente previste restrizioni per categorie di individui ulteriori rispetto alle nostre, ad esempio su base anagrafica);
  • applicazione graduata dei protocolli nei paesi in cui il contagio sia al contrario sotto controllo o si manifesti in modo lieve;
  • costituzione, secondo quanto previsto dal punto 13 del Protocollo tra Governo e parti sociali del 24 aprile 2020, di Comitati a livello territoriale presso ogni Ambasciata per l'applicazione e la verifica delle regole sia dei protocolli nazionali che di quelli di secondo livello da stipularsi al MAECI.
A questi ultimi andrebbe in particolare demandato il delicato compito di affiancare il Capo Missione nel determinare se nello Stato di accreditamento sussista effettivamente una situazione di emergenza, indipendentemente dalle decisioni assunte dalle autorità politiche locali. Sarebbe inoltre auspicabile, a livello territoriale, che anche le disposizioni per il contenimento siano frutto di confronto e contrattazione con le OO.SS..
Nel replicare all'intervento della UILPA Esteri, il Direttore Generale della DGRI, Amb. Renato Varriale, ha evidenziato come la situazione all’estero presenti molteplici sfaccettature, con Stati che hanno adottato limitazioni analoghe alle nostre, mentre in altri casi ne sono state applicate di più stringenti o di più lievi. Sotto questo profilo, il D.G. Renato Varriale ha confermato che nel caso di restrizioni più severe rispetto a quelle previste dall’Italia, si applicheranno quelle locali in ossequio al principio della maggior cautela e della maggiore prudenza.
In ordine agli altri aspetti, il D.G. Varriale e gli altri rappresentanti della DGRI intervenuti hanno poi evidenziato come la percentuale di personale in Smart Working presso la sede centrale si attesti attualmente intorno al 90% e che essa non sarà abbassata nell'immediato che di pochi punti (senza mai scendere comunque sotto l'82%) per permettere che continui ad essere garantita l'efficacia delle disposizioni di sicurezza in vigore. Verranno a breve distribuite anche mascherine al personale presente alla Farnesina ed a Viale Boston, il cui utilizzo sarà obbligatorio da lunedì 4 maggio al di fuori della propria stanza, e potrebbe essere inoltre attivato un termoscanner presso l'unico ingresso oggi funzionante. E' inoltre emerso che la Funzione Pubblica starebbe lavorando a nuove disposizioni per il lavoro presso le Amministrazioni Pubbliche.
Al termine degli interventi, il D.G. Varriale ha infine aggiornato gli intervenuti sulla situazione del concorso da 177 posti in Terza Area nel profilo amministrativo, consolare e contabile. Com'è noto, le prove orali in programma dal 10 marzo a metà maggio sono state rinviate a data da destinarsi a causa dell'emergenza sanitaria. Il Presidente della Commissione, Amb. Morabito, ha tuttavia recentemente rassegnato le proprie dimissioni e dovrà quindi esserne nominato uno nuovo. Il MAECI sta comunque attendendo un riscontro da parte della Funzione Pubblica sull'eventualità che le prove orali possano essere svolte a distanza, eventualmente presso i locali delle rappresentanze diplomatiche e consolari per i candidati residenti all'estero e presso le Prefetture per quelli residenti in Italia. In seguito a contatti avuti successivamente dalla nostra sigla, sembrerebbe inoltre imminente la pubblicazione dell'elenco integrale dei partecipanti che non hanno superato i passaggi interni di Area del 2019, con i relativi posizionamenti.
Nelle prossime settimane si terranno sicuramente altri incontri con modalità analoghe, sui quali non mancheremo di aggiornarvi. Ricordiamo con l'occasione i due documenti sulla Sicurezza Sanitaria (https://esteri.uilpa.it/note-e-comunicati/105-documento-uilpa-esteri-su-sicurezza-sanitaria-del-personale-all-estero.html) e sul Lavoro Agile (https://esteri.uilpa.it/note-e-comunicati/103-documento-uilpa-esteri-sul-lavoro-agile-e-le-sue-prospettive-nell-immediato-futuro.html) realizzati dai nostri organismi dirigenti in queste settimane, aperti ai contributi di tutti gli iscritti e dei simpatizzanti.

La Segreteria UILPA Esteri