Lo scorso 1° maggio, sul sito istituzionale dell’Amministrazione, è stato pubblicato il discorso dell’On. Ministro Luigi Di Maio in occasione della festa dei lavoratori (https://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2020/05/discorso-del-ministro-di-maio-per-il-1-maggio-2020.html).
Il messaggio, benché indirizzato a “tutti i lavoratori” come chiaramente indicato in apertura dello stesso, di fatto si rivolge in modo particolare alle numerose categorie che sono state impegnate in prima linea a vario titolo nell’attuale emergenza sanitaria. Vengono citati, in ordine, i militari dell’esercito dell’Operazione Strade Sicure, i Carabinieri che garantiscono la sicurezza su tutto il territorio nazionale, e gli altri militari e forze di polizia. Seguono quindi i medici, gli infermieri, gli operatori sociosanitari ed i ricercatori, sottoposti a turni strazianti e talvolta morti per salvare altre vite. L’On. Ministro rivolge infine un pensiero anche alle mamme ed ai nonni senza dimenticare da ultimo quelle figure, spesso invisibili, di cui nessuno si accorge ma che sono essenziali, come gli autotrasportatori.
Certamente non possiamo non associarci ai ringraziamenti del Ministro per le summenzionate categorie, tuttavia non possiamo neppure esimerci dall’evidenziare come un messaggio del Ministro degli Affari Esteri non contenga alcuna menzione al personale della Farnesina. E, quindi, non possiamo che arrivare alla conclusione, con profondo dispiacere, che l’azione di assistenza ai connazionali e di sostegno al Sistema Paese condotta in questo drammatico frangente, sia a Roma che all’estero, non abbia evidentemente raccolto l’apprezzamento dell’On. Ministro.
Analogo rammarico dobbiamo esprimere per il silenzio riservato ai settantamila connazionali rimpatriati anche grazie al lavoro svolto dai nostri colleghi, soprattutto quelli che lavorano nelle sedi estere, in queste settimane, molti dei quali rimasti senza lavoro nei paesi di residenza e costretti a cercare aiuto o a trovare rifugio da amici e parenti in Italia. Particolarmente incomprensibile appare infine l’assenza di menzioni e di ringraziamenti per gli italiani che, in questo momento, continuano a vivere e lavorare all’estero, molti dei quali sono anche impegnati nella ricerca di strumenti per contrastare e sconfiggere la devastante pandemia in corso.
Vorremmo a questo proposito ricordare all’On. Di Maio la frase incisa sulla base della Grande Sfera di Arnaldo Pomodoro, simbolo riconosciuto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che dedica l’opera “agli italiani che onorano la Patria nel Mondo”.
Almeno loro avrebbero meritato una considerazione diversa in questo frangente.
Roma, 4 maggio 2020
FP CGIL CISL FP UILPA