Sono state rese note, nella prima metà di settembre, le assegnazioni sulle liste straordinarie n. 2 e n. 3 del 2019. Entrambe erano state pubblicizzate negli ultimi giorni di luglio, a breve distanza dalla comunicazione degli esiti della lista ordinaria estiva che aveva registrato, lo ricordiamo, un tasso di copertura estremamente ridotto (solo 55 assegnazioni su 362 posti-funzione pubblicizzati). Con la straordinaria n. 2 è stato possibile assegnare all'estero altri 44 colleghi su un totale di 142 posti-funzione pubblicizzati, ossia circa un terzo del totale (tralasceremo la straordinaria n. 3 sulla quale era stato pubblicizzato un unico posto funzione).
Le cause dell'attuale situazione hanno origini lontane, e partono almeno dalla famigerata Riforma Brunetta "contro" la Pubblica Amministrazione, alla quale non si è mai voluta mettere realmente mano fino alla Riforma Madia del 2017. Su tale quadro nazionale si sono poi innestate ulteriori problematiche interne al MAECI, peraltro denunciate in più comunicati nel corso degli ultimi mesi. Tornarvi nuovamente sarebbe quindi superfluo, tuttavia teniamo a ribadire in primis quanto già evidenziato in occasione dell’incontro con il Ministro uscente, Moavero Milanesi, dello scorso 29 luglio: dall'attuale situazione si esce soltanto con un investimento reale e misurabile sul MAECI, principale strumento di politica estera di cui l’Italia dispone, e per il quale oggi il nostro contribuente paga sensibilmente meno di quanto non avvenga ai contribuenti francesi e tedeschi per i propri Ministeri degli Esteri. Ci riserviamo, non appena se ne presenterà l’occasione, di porre lo stesso tema all’attenzione del Ministro entrante, Luigi Di Maio, cui chiederemo anche un segnale di forte discontinuità rispetto al passato sia nel modo in cui si affronteranno problemi importanti per il personale che per ripristinare la funzionalità della rete estera. A tale proposito, se la soluzione principe rimane quella di immettere, in maniera massiccia, nuove leve negli ormai esanimi ruoli delle Aree Funzionali e di addivenire ad una rimodulazione complessiva dei coefficienti ISE, riteniamo oltremodo imprescindibile - già nel brevissimo periodo - un intervento su altri provvedimenti, solo apparentemente minori, che tuttavia nell'ultimo decennio hanno inciso altrettanto severamente sulla gratificazione del personale all'estero.
Il primo di essi è, senza dubbio, il regime fiscale del contributo trasporto masserizie, che continua a colpire con modalità che non esitiamo a giudicare inique e di dubbia legittimità, anche costituzionale, i redditi da lavoro di tutto il personale in servizio. Un intervento decisivo dell'Amministrazione su di esso sembra ormai improrogabile, tanto in via amministrativa con un'interpretazione della norma da parte delle Amministrazioni Fiscali che attraverso uno specifico intervento normativo. La nostra organizzazione sta, dal canto suo, già valutando da tempo un'iniziativa specifica in sede giudiziaria che potrebbe auspicabilmente mobilitare un elevato numero di colleghi di tutte le carriere, e sulla quale non mancheremo di diramare una serie di dettagliate informative al personale.
Il secondo ambito su cui intervenire riguarda invece la maggiorazione per il coniuge a carico, equiparata in anni recenti a quella spettante per i figli (ossia il 12,5% dell'indennità spettante) e che andrebbe invece ricondotta all'originaria percentuale del 20%. In un contesto di forte invecchiamento del personale delle AA.FF., si tratterebbe infatti dell'unica voce utile ad incentivare una elevata quota di colleghi a valutare positivamente l'assegnazione all'estero.
Un terzo ambito, già evidenziato dalla nostra sigla in occasione della lista ordinaria invernale, riguarda infine la pubblicizzazione in futuro sulla rete diplomatico-consolare di un più alto numero di posizioni apicali, per loro stessa natura maggiormente remunerative.
Sono, com'è ovvio, idee e proposte che affidiamo alla valutazione delle nostre controparti, e che possono essere ulteriormente approfondite ed adattate in maniere coerente e propositiva. Rimaniamo perciò disponibili ad un confronto su di esse ed accoglieremo ogni contributo positivo, ma reputiamo ormai non differibile un vero cambio di passo. Gran parte della rete estera versa ormai in condizioni serissime, e da adesso in avanti servirà il massimo impegno da parte di tutti.
La Segreteria