Ha avuto luogo, nella mattina di martedì 23 luglio, l’audizione delle parti sociali da parte dell’XI Commissione della Camera dei Deputati (Lavoro privato e pubblico) sulla Proposta di Legge n. 1027 presentata dall’On. Tiziana Ciprini e da altri 28 deputati recante alcune modifiche al titolo VI del D.P.R. 18/67 in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura. Tali modifiche inciderebbero parzialmente sugli artt. 154 (Regime dei contratti), 157-sexies (Assenze dal servizio) e 164 (Sanzioni disciplinari) e sostituirebbero interamente il testo dell’art. 157 (Retribuzione).

Particolarmente rilevanti appaiono gli effetti, per i lavoratori interessati, delle modifiche previste per gli artt. 157 e 157-sexies. Nel primo caso infatti vengono modificati i parametri con cui vengono fissati i livelli retributivi e con cui gli stessi vengono periodicamente rideterminati. Scompare nel primo caso il riferimento al “mercato del lavoro locale”, per effetto del quale i trattamenti economici di molti dipendenti locali sono stati contenuti su importi estremamente bassi. È stato parallelamente aggiunto, nel secondo comma dello stesso articolo sulla revisione delle retribuzioni, il riferimento alla “crescita media delle retribuzioni del mercato del lavoro locale” a tutela di quegli impiegati che prestino servizio in Stati o territori caratterizzati da elevati costi della vita e da mercati del lavoro particolarmente competitivi. L’art. 157-sexies eleva infine da 45 a 90 il periodo di malattia per il quale spetta l’intera retribuzione.

La nostra organizzazione - rappresentata da Valeria Cantelmo della Segreteria Nazionale UILPA e da Alfredo Di Lorenzo, Coordinatore Generale della UILPA Esteri – ha espresso apprezzamento per le modifiche proposte, che creano un assetto più equilibrato, tutelante ed economicamente vantaggioso nei confronti di questa categoria di personale e pertanto meritevoli di una valutazione positiva da parte della UIL. Vale inoltre la pena sottolineare come l’adeguamento dei livelli retributivi del personale a contratto assolva prima di tutto alla necessità di un trattamento equo e proporzionato fra i dipendenti dello Stato, ancorché appartenenti a diverse categorie e – caso quasi unico nella P.A. – a diverse nazionalità e a diversi paesi di residenza.

Al termine dell’audizione, l’On. Ciprini si è intrattenuta informalmente con i presenti segnalando, tra le altre cose, le difficoltà ad estendere le proposte di modifica ad altre parti del DPR 18/67. La UILPA auspica comunque che anche altre norme del Titolo VI possano, in futuro, essere fatte oggetto di riforma.

 

Valeria Cantelmo                                                               Alfredo Di Lorenzo

(Segreteria Nazionale UILPA)                                           (Coordinamento UILPA Esteri)