Loghi confederali

Avremmo potuto, in fin dei conti, essere d’accordo con l’UNSA nel denunciare i sabotaggi dei sindacati autonomi, a causa dei quali anche alcuni nostri candidati sono stati spinti, con pressioni indebite, a ritirarsi dalla competizione per le RSU. Non possiamo, invece, esimerci dal prendere una posizione decisa su quanto affermato riguardo la nuova mappatura dei collegi - da loro peraltro sottoscritta - ricordando a tutti quanto segue. L’accorpamento su base geografica dei collegi elettorali è stato ispirato dalla necessità di avere RSU con un maggior numero di componenti (che, appunto, aumenta al crescere del numero dei votanti). E ciò, contrariamente a quanto sostiene la Confsal Unsa, ha l’intento sia di assicurare alle stesse RSU una “vita” più lunga, pur in presenza di eventuali trasferimenti ad altra sede di parte dei suoi componenti, sia un maggior pluralismo all’interno delle stesse. Non c’è, quindi, da parte nostra alcun intento speculativo ma solo quello di dare più solide basi democratiche alla loro costituzione e funzionamento.

Anche l’istituzione di due collegi distinti – il primo per gli impiegati di ruolo e quelli a contratto regolato dalla legge italiana ed il secondo per gli impiegati con contratto a legge locale – non persegue alcun intento di “discriminazione sindacale”: tant’è vero che gli eletti nell’”urna dei bianchi”, al pari degli eletti nell’”urna dei neri” – come le chiama la Confsal Unsa, con malcelato disprezzo – confluiscono in un’unica RSU i cui componenti hanno pari dignità, stessi diritti e stesse prerogative sindacali.

In realtà, la predetta suddivisione in due collegi separati mira, da un lato, a garantire che tra gli eletti e gli elettori vi sia omogeneità per quanto riguarda il contratto che disciplina il loro rapporto di lavoro (il CCNL per il collegio 1 e i contratti a legge locale per il collegio 2) e dall’altro ad assicurare che, all’interno della RSU vi sia almeno un componente di entrambi i collegi elettorali. Pertanto, anche in questo caso le finalità sono esclusivamente quelle di garantire maggiore democrazia e pluralismo all’esercizio del voto per le RSU.


SAREMO COME SEMPRE
LEALI E COERENTI A TUTELA DI TUTTI I LAVORATORI MAECI MA SOPRATTUTTO, E SENZA COMPROMESSO ALCUNO, NEL SOLCO TRACCIATO DAL NUOVO CCNL.


Roma, 11 aprile 2018