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Categoria: Note e comunicati
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Ha avuto luogo lo scorso 10 settembre un incontro tra il Ministro Tajani e le organizzazioni sindacali presenti al MAECI, convocato per presentare la recente riforma dell'Amministrazione Centrale approvata pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri. In apertura di riunione i presenti sono stati informati che questa riforma entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio ed ha informato i presenti che i Direttori Generali attualmente in servizio rimarranno al loro posto. Ciò che quindi cambierà sarà solo la macchina organizzativa affidata alle loro mani.

Presso ogni Direzione Generale sarà poi istituita un'Unità per la semplificazione che avrà il compito di intervenire dove necessario.

E’ stato poi ricordato che tra poche settimane uscirà il primo bando esterno per l'accesso alla neoistituita Quarta Area finalizzato all’assunzione di esperti cyber e di commercio internazionale.

Sarà avviata anche la riforma del concorso diplomatico, da ora in poi sarà aperto a tutte le lauree, anche se ciò non modificherà le materie oggetto del concorso. Il Ministro si è poi rivolto in prima persona alle organizzazioni sindacali chiedendo di collaborare attivamente con lui in questa nuova stagione. Il MAECI copre tre competenze: la politica estera, la cooperazione internazionale e il commercio internazionale, e tutte devono generare un vantaggio per i cittadini oltre che per il personale. La “pacifica rivoluzione” che si sta avviando andrà a vantaggio di tutto il personale, non solo di una parte dello stesso.

La riforma prevederà inoltre due Vicedirettori Generali: uno politico e uno economico.

Nel prendere la parola, il nostro coordinamento ha ricordato come, poco più di due mesi fa, siamo stati auditi in Commissione Esteri riguardo un’altra sua riforma inserita nel collegato alla Legge di Bilancio, il DDL 2369, rispetto alla quale abbiamo formulato le nostre osservazioni e le nostre proposte.

In quella circostanza evidenziammo in apertura l'importanza di questo provvedimento per il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il quale sono state introdotte innovazioni destinate ad avere un impatto rilevante sul Personale dell'Amministrazione. Tra queste, ad esempio, il finanziamento dell’FRD attingendo alle percezioni per le pratiche di cittadinanza oltre ad ulteriori importanti novità in favore del personale a contratto (qui un nostro comunicato sull'audizione:https://esteri.uilpa.it/note-e-comunicati/211-cerca-un-messaggio-audizione-uilpa-maeci-presso-la-camera-dei-deputati-per-dl-su-servizi-per-i-cittadini-e-la-imprese-all-estero.html ).

Abbiamo poi sottoposto ulteriori proposte di riforma per rendere più semplice e funzionale la nostra Amministrazione, e per venire più efficacemente incontro ai bisogni del Personale.

Abbiamo rinnovato in particolare la segnalazione – unici fra tutte le sigle presenti – sulla discriminatoria decurtazione del 12% dell’ISE per i colleghi all’estero che condividono la medesima abitazione. A tutt’oggi due distinte norme – l’art. 171, 2° comma, e l’art. 178 – disciplinano infatti la medesima fattispecie. Si tratta in primis di una inutile duplicazione, che in un’ottica di semplificazione sarebbe opportuno rimuovere. Abbiamo quindi proposto di abrogare l'art. 171, 2° comma, o in subordine almeno di ridurre della metà tale decurtazione. Abbiamo comunque consegnato a mani del Capo di Gabinetto un documento tecnico contenente tutti i dettagli della nostra proposta.

Abbiamo inoltre ricordato un’altra battaglia che portiamo avanti da decenni, relativa al riconoscimento dell’Indennità di Amministrazione anche al personale all’estero. Grazie ad una serie di contenziosi da noi promossi nei primi anni 2000, molti colleghi riuscirono in passato a vedersi riconosciuto tale diritto limitatamente però al periodo anteriore all’entrata in vigore con del Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, (qui un nostro comunicato a riguardo: https://esteri.uilpa.it/note-e-comunicati/157-sentenza-145-2022-della-corte-costituzionale-del-10-maggio-2022-sul-pagamento-dell-indennita-di-amministrazione-in-favore-del-personale-all-estero.html ) recante la famigerata “interpretazione autentica” varata allo scopo specifico di disinnescare i ricorsi fino a quel momento presentati. Abbiamo conseguentemente invitato il Ministro a tornare sulla questione, questa volta però con un intervento di segno opposto.

Sono state poi ricordate le legittime aspettative di carriera di tutto il personale, ed in particolare di quello di TUTTI i profili della Terza Area per il passaggio verso la Quarta. Al termine della riunione abbiamo consegnato al Capo di Gabinetto un secondo documento tecnico riguardo le problematiche dell’Area della Promozione Culturale.

Abbiamo infine ribadito – unici fra le organizzazioni sindacali - l'esigenza, ormai indifferibile della concessione del buono pasto a tutto il personale in alternativa alla Mensa.

Quest'ultima non riesce ormai ad erogare più un servizio fruibile a causa dell'elevato – per quanto benvenuto – numero di dipendenti di recente assunzione.

Su questo punto, la Direttrice Generale della DGRI ha informato i presenti che è in dirittura d’arrivo l’erogazione del buono pasto in favore del personale in smart working.

La Segreteria UILPA MAECI