E’ per il disagio rappresentato da alcuni Colleghi che scriviamo questo “terzo Atto”, come in una commedia teatrale.
Sono ormai mesi che abbiamo richiesto l’attenzione dell’Amministrazione sull’emissione dei Buoni pasto.
Il numero di Colleghi ormai in servizio permette ormai di garantire alla società appaltante la copertura quotidiana del servizio e, in quest’ottica, il buono pasto diverrebbe addirittura un elemento di concorrenza virtuosa per evitare cali qualitativi del servizio.
Sensibilizziamo quindi i vertici della Farnesina affinché sia data la doppia possibilità di scelta: o la mensa o il buono pasto (i colleghi sono ben consci che dovranno rispettare mezz’ora di pausa).
Attendiamo fiduciosi affinché l’Amministrazione si metta in moto per andare incontro ai desiderata del Colleghi.