Il 6 giugno scorso i sindacati hanno avuto un incontro con il Ministro Tajani il quale ha colto l’occasione per illustrare una serie di provvedimenti adottati dal governo riguardanti il nostro ministero.
Oltre al Ministro degli Esteri erano anche presenti il Ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo e il Presidente dell’ARAN Naddeo.
Nel corso della riunione il Ministro Tajani ha informato le organizzazioni sindacali che per quanto riguarda il nostro Ministero verranno indetti due nuovi concorsi. Uno per la seconda area (circa 100 posti) e una per la terza Area (300 posti). Il concorso che verrà indetto per il personale della seconda Area prevede una riserva di posti del 50% per il personale a contratto. Verranno anche istituiti dieci nuovi uffici e un aumento dei posti funzione all’estero destinati alla dirigenza amministrativa.
Per quanto riguarda le risorse da destinare alla formazione del personale sono stati stanziati 200.000 euro, con un incremento di circa il 30% dei fondi a disposizione. Per le Sedi all’estero è previsto un incremento del contingente del personale a contratto.
Con riferimento al nuovo ordinamento professionale, il Min. Tajani ha espresso la volontà dell’Amministrazione di definire a breve le famiglie professionali, propedeutiche anche per la
determinazione della quota del personale da inquadrare nell’Area delle elevate professionalità di nuova istituzione.
È intervenuto anche il Ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo il quale ha posto l’accento sulla importanza della formazione come strumento atto a favorire la crescita professionale e motivazionale dei dipendenti.
In particolare il Ministro ha presentato la piattaforma di formazione Syllabus dedicata al personale della PA, la cui offerta formativa sarà personalizzata in considerazione del ruolo e del profilo del dipendente, nonché dell’Amministrazione di appartenenza.
Il tema della formazione è stato al centro proprio dell’intervento della CGIL che ha avviato la discussione seguita poi dai contributi dei colleghi della CISL e della UIL che hanno incentrato le loro relazioni su altri temi che, come sindacati confederali, abbiamo posto al centro della riunione con il ministro e che di seguito esporremo.
Il rappresentante della CGIL, d'intesa con CISL e UIL, ha espresso apprezzamento per le iniziative volte a valorizzare il personale della P.A, in particolare per quanto riguarda il previsto stanziamento della somma di 200.000 euro da destinare alla formazione.
È stato fatto presente, inoltre, che questo orientamento è in linea con quanto previsto dal CCNL che pone, per l'appunto, lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze al centro del rapporto tra una moderna amministrazione pubblica (realmente capace di rispondere alle sfide di una società in continua evoluzione) e i suoi dipendenti.
È stata colta l’occasione per ribadire al Ministro il principio che la formazione è uno strumento centrale nell’adeguamento delle competenze richieste al personale per lo svolgimento di compiti sempre più complessi e mutevoli, ancor di più, in una amministrazione che opera istituzionalmente in un contesto internazionale. Formazione che deve riguardare sia il personale di ruolo sia il personale a contratto.
Un contesto dove gli scenari sono mutevoli, così come sono mutevoli le azioni necessarie ai compiti di rappresentanza e tutela degli interessi dell’Italia e degli italiani all’estero. Ciò non solo con riferimento alle emergenze ma, soprattutto, ai numerosissimi servizi che le nostre Sedi devono offrire ai connazionali e alle nostre imprese all’estero e che richiedono un concentrato unico di competenze.
Per queste ragioni, la nostra Amministrazione deve impiegare ogni sforzo volto a favorire un percorso ragionato sulla formazione del suo personale che vada oltre alla mera alfabetizzazione informatica o linguistica (oramai patrimonio di tutta la P.A.) o ai corsi spot (cosiddetti Pre-posting), e che tenga conto, invece, dei reali bisogni formativi del suo personale e delle peculiarità di questo Ministero.
La CGIL a tale proposito si è rivolta al Ministro chiedendo di formalizzare sin da subito, magari all’interno dell’accordo sulle Famiglie professionali attualmente in via di definizione, l’intento dell’Amministrazione ad intraprendere questo percorso di formazione in concertazione con le sigle sindacali.
Il rappresentante della CISL ha espresso soddisfazione per l’impegno dell’Amministrazione di procedere a nuove progressioni d’Area, dalla I alla II e dalla II alla III. Per quest’ultimo passaggio nella misura di 75 unità da realizzare in base alla normativa ordinaria entro il corrente anno, mentre per le ulteriori 75 unità la progressione verrà effettuata nel 2024 in deroga al possesso del titolo di studio previsto per l’accesso all’Area dall’esterno, valorizzando così l’esperienza e la professionalità maturate dal personale nel corso degli anni di servizio.
A tal proposito, proprio per via dell’importanza che le progressioni giuridiche hanno come strumento premiale e di valorizzazione professionale del personale, si è auspicato che esse possano essere ripetute con continuità nel tempo, affinché siano soddisfatte le legittime aspettative di avanzamento di carriera delle Aree funzionali.
La notizia dell’istituzione di 10 nuovi uffici ministeriali è stata accolta con interesse potendosi leggere, in prospettiva, come intenzione dell’Amministrazione di proseguire l’attuale fase di incremento degli organici, come, peraltro, confermata dallo stesso Ministro Tajani.
In più, l’aumento degli uffici comporterà un incremento anche del numero delle sezioni, a cui guardiamo, da una parte, con favore in considerazione delle opportunità derivanti dall’assegnazione delle relative posizioni organizzative e, dall’altra, con preoccupazione in virtù del maggior impiego di risorse del Fondo Risorse Decentrate destinato a questa voce di spesa. Pertanto, il rappresentante della CISL ha espresso l’auspicio che sia previsto anche un incremento delle risorse del FRD da destinare a questa finalità premiale per scongiurare la decurtazione di altre indennità.
A conclusione degli interventi delle sigle confederali, la UIL ha portato i saluti della Segreteria Nazionale UILPA al Ministro Zangrillo per il lavoro intenso portato avanti in questi mesi a livello centrale. Associandosi ai precedenti interventi di CGIL e CISL, la UIL ha quindi portato all’attenzione del Ministro Tajani un tema già sollevato in occasione dei precedenti incontri: la riforma del DPR 18/67.
La legge che disciplina il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale è infatti ormai uno strumento datato e “mostra la corda” in più punti. Appare in particolare necessario inserire al suo interno una norma di coordinamento sia con la contrattazione nazionale che con quella decentrata.
Ciò agevolerebbe e renderebbe più fluidi la contrattazione e il confronto fra Amministrazione e organizzazioni sindacali. La UIL ha infine accolto con favore l’accento posto dal Ministro Zangrillo sul tema della valutazione del personale e si è riallacciata in conclusione a quanto ricordato dalla CISL sugli ostacoli frapposti per anni alle progressioni di carriera delle Aree Funzionali e sull’effetto grandemente demotivante che ciò provocava sul personale.
Apprezziamo la disponibilità al dialogo che il Min. Tajani continua a dimostrare e non mancheremo, in occasione dei prossimi incontri, di continuare a portare alla sua attenzione le problematiche del personale del nostro Ministero.
 
Roma, 16 giugno 2023
 
FP CGIL                            CISL FP                           UILPA