Al Direttore Generale della DGSP
Amb. Enzo Angeloni


Al Direttore Generale della DGRI
Amb. Renato Varriale

Roma, 4 marzo 2020

 

Gentili Direttori Generali,
I rapporti tra la DGSP e le scriventi OO SS sono sempre stati improntanti alla collaborazione. Vi chiediamo,quindi, un incontro al fine di riprendere la discussione avviata già lo scorso anno. Le questioni principali, a nostro avviso, sono le seguenti:


1. Mansioni del personale (“allomansionamento”, ovvero attribuzione di mansioni proprie di altri profili): tutti gli uffici della Direzione Generale, ed in particolare l’ufficio VIII (sezione contabile-amministrativa), il VII ed il IX che gestiscono milioni di euro, hanno urgente bisogno di figure contabili (terza area). Idealmente, occorrerebbe anche una figura con formazione giuridico-amministrativa, in grado di fornire consulenze per la gestione del personale e la redazione dei contratti, in particolare all’Ufficio VIII. Il personale APC si prodiga nello svolgere un’ampia gamma di attività, dalla gestione completa (dall’impegno al pagamento) di capitoli di spesa, a delicate questioni di natura giuridico-amministrativa sollevate costantemente dalla nostra rete estera, per le quali, tuttavia,occorrono competenze specifiche.


2. La recente immissione per concorso di 44 nuovi funzionari APC nonché di 7 unità per riqualificazione interna consente la copertura di tutte le direzioni vacanti negli IIC, permettendo di sanare una situazione in costante emergenza,sia per penuria di personale, che per i numerosi pensionamenti. Si rende quindi urgente, a nostro avviso, la pubblicazione di una lista straordinaria nella primavera del 2020, non solo con tutte le sedi attualmente vacanti, ma anche con quelle in naturale avvicendamento o presto vacanti per pensionamento. Chiediamo, quindi,che tale lista preveda, quale requisito temporale per candidarsi:giorni 0 di permanenza a Roma per tutte le sedi rimaste ad oggi vacanti nell’ultima lista ordinaria APC, in analogia con quanto avvenuto in passato. Quanto sopra per aumentare le candidature qualificate nell’interesse dell’Amministrazione stessa: è infatti palese e incongruente la discrepanza trai posti vacanti -- nella misura del 25% della rete – a fronte di una strategia chiara e definita, con maggiori risorse, come “Vivere all’Italiana”.Una lista con requisiti temporali zero assicurerebbe la copertura di un numero maggiore di posti:in tal modo verrebbero inclusi fra i candidabili sia i colleghi APC ex seconda area riqualificati nel mese di settembre 2019, che quelli rientrati dall’estero nel mese di dicembre 2019.

3. Sappiamo che la DGSP sta riflettendo su quali IIC meritino il mantenimento della qualifica dirigenziale. Riteniamo che sia corretto decidere la qualifica di una sede in fase di revisione della mappatura, sulla base di criteri oggettivi (importanza politica della sede, IIC demaniale che disponga di teatro e/o di sale esposizioni, affluenza corsi lingua, necessità di includere tutte le aree geografiche ecc.). Suggeriamo il declassamento della pur importante Città del Messico, la cui direzione è vacante da anni, nonché di Varsavia e di Belgrado. Sarebbe necessario poter prevedere una fase di programmazione collegiale, per l’individuazione di sedi da elevare al grado dirigenziale.


4. Concorso per dirigenti APC: sarebbe utile poter sapere quali sono i tempi che la DGSP prevede per la pubblicazione del bando e quanti posti verrebbero messi a concorso.


5. Futuro assetto degli IIC (liste di pubblicità fine 2020/inizio 2021): pur comprendendo la necessità di coprire al più presto i posti vacanti, si suggerisce di rafforzare in via prioritaria gli IIC grandi e medi. Ciò consentirebbe ai nuovi APC di maturare professionalmente a fianco di un direttore esperto; verrebbe inoltre meglio distribuito l’attuale elevatissimo carico di lavoro – quasi tutti gli IIC sono attualmente retti da una sola unità di ruolo.
Suggeriamo che ci si avvicini, sia pure gradualmente e in base alle priorità, agli organici di un tempo:
- direttore e 1 addetto almeno negli IIC più importanti
- direttore e 2 addetti negli IIC chiara fama e dirigenziali.
Siamo,inoltre,favorevoli all’idea delle antenne culturali presso Ambasciate e Consolati. Riteniamo, tuttavia, utile avviare una riflessione:la piena operatività di un addetto culturale al di fuori di un IIC (come nel caso di Vancouver) richiede un budget ad hocper le attività e un contrattista sul contingente MAECI che ne coadiuvi l’azione.


Restiamo in attesa di un Vostro cortese sollecito risconto.


Cordiali saluti.

FP CGIL                             CISL FP                          UILPA

         Silvia Scarinci                       Aldo Migani                 Alfredo Di Lorenzo