L’emergenza sanitaria, già di per sé incredibilmente violenta, si è abbattuta sulla nostra Amministrazione in un momento storico oltremodo delicato.

Il contingente delle aree funzionali vive, com’è noto, una grave crisi strutturale, a causa della riduzione delle unità in servizio e dell’innalzamento dell’età media delle stesse unità nonché del concorso di vari altri fattori di carattere politico-gestionale.

Non a caso l’emergenza COVID-19 ha ulteriormente evidenziato, specialmente nelle sedi estere, criticità di organico, pressione degli utenti, organizzazione del lavoro ed applicativi spesso obsoleti, che sono state comunque affrontate dai nostri colleghi con abnegazione e spirito di sacrificio al fine di garantire la funzionalità dei servizi essenziali ai nostri connazionali.

A riprova della gravità della situazione alcune importanti sedi, a seguito del contagio del COVID-19 dei nostri colleghi, hanno dovuto chiudere ed il personale lì in servizio è stato posto in quarantena o comunque costretto a casa in attesa della sanificazione dei locali. Citiamo da ultimo i casi di Barcellona, Francoforte, Washington e Ginevra, senza comunque dimenticare altre sedi pesantemente interessate come Teheran e Madrid.

In tutte queste situazioni il comportamento di tutti, è stato ed è comunque esemplare, dando prova di grande senso di responsabilità, solidarietà e spirito di sacrificio.

Forse anche per questo lo scorso 2 aprile siamo rimasti negativamente colpiti nel veder comparire, sulla pagina Facebook ufficiale dell’Amministrazione, fra tanti annunci sulla drammatica emergenza mondiale che viviamo, anche un avviso che ricordava l’imminente scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso diplomatico: ( https://www.facebook.com/ItalyMFA.it/posts/822965891446911 )

Consideriamo indubbiamente sconcertante che l’Amministrazione sia incappata, nel suo costante intento di rimpolpare ad ogni costo la carriera diplomatica, addirittura in un incidente mediatico di questo tipo.

In un momento così difficile per il Paese, infatti, ci si sarebbe aspettati forse maggiori consapevolezza da parte del MAECI dei reali problemi che interessano il personale di ruolo della nostra Amministrazione.

Ricordiamo anche in questa occasione come quelle risorse dovessero a nostro avviso essere utilizzate diversamente, congelando il concorso diplomatico in favore, invece, dell’ingresso di personale di seconda area, attraverso nuove procedure concorsuali e per le terze qualifiche mediante lo scorrimento tra le aree, attingendo dalla graduatoria degli ultimi passaggi di Area.

Come si legge del resto nel Piano della Performance 2019/2021, “il contingentamento del turnover delle aree funzionali ha comportato per la Farnesina una netta riduzione delle unità in servizio (passate da 3.996 nel 2006 a 2599 nel 2018, con la perdita di ben 1397 posti di lavoro, -35% circa) e causato un drastico innalzamento dell’età media (attualmente di 56 anni). Da qui al 2022 sono inoltre previsti quasi 500 ulteriori pensionamenti per limiti d’età, senza considerare le cessazioni del personale per dimissioni.

Immaginiamo comunque che il concorso diplomatico non sfugga alla generalizzata sospensione delle procedure concorsuali, e che le prove preselettive verranno fissate solo al termine dell’emergenza. Avanziamo quindi all’Amministrazione la proposta di bandire il prima possibile anche il concorso in Seconda Area in attesa ovviamente che l’emergenza termini per fissare le prove preselettive anche di questo concorso. Sarebbe un segnale importante, soprattutto in vista della, auspichiamo imminente, ripresa dell’attività ordinaria.

Ci attende una Pasqua molto diversa da quelle che abbiamo vissuto nelle nostre vite. Speriamo sia anche una Pasqua irripetibile, e con questo auspicio formuliamo i nostri migliori auguri a tutti voi ed alle nostre famiglie.

Roma, 9 aprile 2020