La UIL è un grande sindacato confederale che ha la forza necessaria per tutelare i lavoratori e gli iscritti. Se tre milioni di lavoratori hanno di nuovo un contratto, è stato grazie all'impegno, alla forza e alla determinazione della nostra Segreteria Nazionale.
Chi attacca il Contratto lo fa solo per ragioni strumentali, e i loro argomenti sono palesemente in malafede. Non è vero infatti che gli aumenti ottenuti siano una miseria. Non è vero che siano stati intaccati i diritti alla salute. Il nuovo CCNL rappresenta al contrario un risultato storico difficilmente migliorabile, e non a caso è stato sottoscritto da tutte le sigle del pubblico impiego, tranne due. Per quale motivo dovremmo pensare che due sigle autonome abbiano ragione e gli altri torto?
Il nuovo contratto ci offre gli strumenti per rimettere in discussione anche al MAECI ciò che non va, dal sistema di valutazione, alla Circolare sui trasferimenti all'organizzazione degli uffici.
Veniamo da anni difficili, durante i quali, nonostante tutto, siamo riusciti ad ottenere, al MAECI, un aumento di stipendio per quasi tutti i dipendenti e, con i nuovi profili professionali, abbiamo anche aumentato la possibilità di assegnazione all'estero dei colleghi. La disaffezione verso i sindacati, nel corso del tempo, è cresciuta. Non è questo il momento di mollare, ma di impegnarsi e ripartire.
Alfredo Di Lorenzo