In questi giorni abbiamo richiesto unitariamente alla nostra Amministrazione dati aggiornati relativi al grado di attuazione del lavoro agile (persone interessate, numero di giorni settimanali, laptop disponibili), suddivisi per CdR e per Uffici, nonché le dotazioni di laptops giacenti presso le Sedi all’estero e non più utilizzati.
Un monitoraggio sull’attuazione del lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni nel 2022 sta per essere avviato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, ed appare più che mai utile disporre dei citati dati vista la carenza di informazioni sul Lavoro Agile illustrata nella Sez. 2 Relazione CUG-punto 2.1 del 2022 presentata dal MAECI.
Un dirigente che NON concede la possibilità di usufruire di lavoro agile al proprio personale, salvo per limitatissime situazioni lavorative, ammette implicitamente di come egli non riesca a organizzare il lavoro del proprio personale, sia in lavoro agile che, verosimilmente, neanche quando il personale occupa la postazione in ufficio.
Consentire al personale una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso il lavoro agile ed una maggiore attenzione al lavoro svolto dal proprio personale da parte della dirigenza aumenta la produttività dell’Ufficio e pertanto tale modalità di lavoro dovrebbe essere promossa e premiata nelle valutazioni annue del dirigente.
Ricordando l’impegno finanziario non indifferente per affrontare l’acquisto di laptops, si tiene a sottolineare che in altre Amministrazioni dello Stato (MEF, MinDifesa, ecc.) i loro dirigenti e funzionari hanno anche recentemente avuto la possibilità di frequentare corsi specifici di 1 o 2 giorni in e-learning sul lavoro agile organizzati dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione, mentre alla Farnesina no.
Conoscendo infine la sensibilità di questo Ministero sulle tematiche ecologiche, dall’impianto fotovoltaico ai Good Habits, siamo certi che, in un Ministero oggettivamente penalizzato dal trasporto pubblico (soprattutto nell’ultimo miglio, dalle fermate metropolitane al MAECI e viceversa), non si perderà l’occasione per ridurre il consumo di carburante (di questi tempi!) e di inquinamento derivante dall’imprescindibile utilizzo del mezzo privato da parte della stragrande maggioranza dei propri dipendenti, facilitando e promuovendo, ove possibile, l’utilizzo del lavoro agile.
Infatti, dal punto di vista ambientale, tale risparmio (+2,38 Kg di CO2 per litro benzina consumato) surclasserebbe di gran lunga quanto lo stesso dipendente potrebbe garantire aderendo alla proposta “Fate le scale a piedi per risparmiare CO2”!
Roma 7 febbraio 2023