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Categoria: Note e comunicati
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Lettera aperta

al Direttore Generale della DGRI

al Direttore Generale della DGSP

 

Roma, 5 aprile 2019

 

Egregi Direttori Generali,

quali Coordinatori delle Segreterie delle sigle sindacali CGIL – CISL – UIL in questo Ministero, nello svolgimento dei compiti di rappresentanza dei lavoratori in ambito di contrattazione decentrata intendiamo unitariamente portare a conoscenza delle SS.LL. quanto segue.

Premettiamo che è nostro interesse garantire, anche attraverso il nostro lavoro, l’efficienza del servizio pubblico, pur essendo pienamente consapevoli delle questioni spinose che affliggono la Pubblica Amministrazione in tema di riforma della dirigenza, ricambio del personale, benessere organizzativo o più specificamente in materia di digitalizzazione del lavoro nel pubblico impiego, e che sono oggetto di contrattazione prevalentemente in sede nazionale.

Cogliamo molto positivamente la notizia di pochi giorni fa del Ministro Giulia Bongiorno circa l’intenzione di assumere 450.000 lavoratori nella Pubblica Amministrazione nel prossimo triennio. Come organizzazioni sindacali del MAECI ci auguriamo che nel piano assunzioni nazionale sia dato spazio anche a quelle prestazioni particolari, come quelle del comparto Esteri (diplomatiche, amministrative e culturali), le quali, non solo hanno un impatto sulla vita dei cittadini italiani e stranieri all’estero ma, in qualche modo, possono anche contribuire allo sviluppo culturale ed economico del nostro Paese.  

Alla luce di quanto sopra rappresentato, è nostra intenzione indicare alcuni spunti di riflessione che riteniamo possano migliorare nelle attuali condizioni la funzionalità degli uffici e che corrispondano anche alle legittime aspirazioni professionali dei funzionari Addetti alla Promozione Culturale (APC) in servizio presso l’Amministrazione centrale:

1) facciamo presente che i funzionari APC, vivono, in particolare in sede centrale, situazioni di forte “demansionamento” o di “allomansionamento” (nel senso che esercitano funzioni tipiche della seconda area o funzioni contabili in senso stretto) giustificate con la contrazione del personale appartenente alle qualifiche funzionali, in particolare del personale amministrativo e contabile di seconda e terza area. Pienamente consapevoli del momento di emergenza, tutti i funzionari APC hanno finora reagito con senso di responsabilità e spirito di collaborazione, giungendo di fatto ad esercitare una “supplenza” del personale inquadrato nel profilo unico amministrativo-contabile ma mai negando la propria disponibilità anche su materie non direttamente di propria competenza contrattuale;

2) auspichiamo che la Direzione Generale Sistema Paese richieda alla Direzione Generale delle Risorse e dell’Innovazione che un adeguato numero di unità di funzionari amministrativi, con competenze amministrativo-contabili, selezionati attraverso le procedure concorsuali esterna ed interna, possa essere assegnato nei propri uffici affinché gli addetti APC, possano dedicarsi, prevalentemente, alle specifiche funzioni previste dalla legge 401/90 e dal CNL;

3) chiediamo, altresì, di conoscere quali interventi le Direzioni Generali intendano porre in atto per accelerare i tempi dell’immissione nei ruoli APC degli otto vincitori della selezione per la progressione dalla Seconda alla Terza Area funzionale. Si fa presente che questa procedura, su cui vari colleghi APC hanno manifestato fondate perplessità, è stata giustificata dall’Amministrazione sulla base di impellenti necessità (vuoti nell’organico). Alla luce di ciò, un ritardo nell’assunzione di queste unità sarebbe quanto meno incomprensibile;

4) torniamo a rammentare la urgente necessità di mettere a concorso, a partire dal 2020, i posti di dirigente alla promozione culturale in vista dei futuri collocamenti a riposo previsti dal 2019, nella misura indicata dalla Legge 401/90;

5) prendiamo atto con preoccupazione che perdura la criticità della rete estera degli IIC. Molti Istituti di Cultura sono privi completamente di personale di ruolo APC e, non essendoci in servizio né un direttore né un addetto, sono affidati alla reggenza dei Capi Missione con conseguente aggravio delle attività istituzionali delle Ambasciate e degli Uffici consolari. Per alcuni di questi IIC, come a Bratislava, Vilnius, Cordoba, Mumbai, la situazione perdura da diversi anni. Inoltre, nonostante le assegnazioni sulla lista ordinaria 2018 APC, sono restate vacanti sedi di primaria importanza e altre si renderanno disponibili nei prossimi mesi come Santiago, Nairobi, Kiev, Istanbul, Il Cairo, Città del Messico, Cracovia, Vancouver, ecc. Occorre poi considerare il pesante sottodimensionamento delle sedi di “chiara fama” e dirigenziali dove sono tuttora vacanti numerosi posto di addetto come, tra gli altri, Tokyo, Abu Dhabi, Pechino, Mosca.

6) chiediamo di procedere ad una regolare pubblicità di liste prevedendo, come per il restante personale del MAECI, liste ordinarie estive e invernali e liste straordinarie in cui vengano pubblicizzate tutte le sedi disponibili e che si renderanno vacanti entro un anno, ciò per garantire il minimo di funzionalità della rete estera degli IIC ed in osservazione al principio della massima copertura delle sedi;

7) chiediamo altresì di valutare l’opportunità di pubblicizzare anche alcune assegnazioni brevi, come avviene peraltro per il personale diplomatico e delle qualifiche funzionali, nei casi ritenuti prioritari dalla DGSP, e che nell’unico precedente ha portato positivamente all’assegnazione di un funzionario APC ad Abu Dhabi;

8) saremo grati per un riscontro anche in merito ai tempi di diramazione di liste straordinarie ed ordinaria nel 2019. Al fine di consentire all’Amministrazione di operare un’ampia cernita dei funzionari provvisti dei requisiti professionali idonei, e considerato il numero limitato dei potenziali candidati, chiediamo che sia considerata l’opportunità di non prevedere l’obbligatorietà di indicare alcune sedi (visto, per esperienze precedenti, che tali vincoli, lungi dall’assicurare la copertura delle sedi interessate finiscono, perlopiù, per scoraggiare  i potenziali candidati dal fare domanda)  e di stabilire tempi ridotti di permanenza presso l’Amministrazione centrale, come già del resto accade per le qualifiche funzionali.

9) occorre infine prevedere, in vista dei successivi periodi di servizio estero, una fase di indispensabile formazione e di aggiornamento culturale durante la permanenza a Roma, che approfondisca anche gli aspetti di natura amministrativa e gestionale.

In definitiva chiediamo, cortesemente, un incontro che ci consenta di confrontarci sulle questioni su indicate.


                          FP CGIL                                       CISL FP                                        UILPA

Silvia Scarinci                               Antonio Fanfani                         Alfredo Di Lorenzo