Si è tenuta in data di ieri la seconda riunione tra la DGRI e le OO.SS. sullo Smart Working alla Farnesina.

I rappresentanti della DGRI ci hanno informato che per gli accordi di Lavoro Agile già in vigore è previsto il rinnovo tacito. E’ tuttavia contemplata anche la sottoscrizione di un Addendum che il dipendente dovrà firmare e trasmettere alla DGRI I per via gerarchica dove sarà successivamente anche della controparte datoriale. Tra le principali e più importanti novità vi è l’obbligo da parte del Capo Ufficio di motivare il diniego di concessione del Lavoro Agile.

Rimane invece il principio della prevalenza dell’attività in presenza su base settimanale anziché mensile o plurimensile, tuttavia sarà possibile modificare occasionalmente, per ragioni personali del dipendente o di servizio dell’Ufficio, i giorni della settimana in cui il dipendente lavorerà in agile o in presenza.

Per i lavoratori fragili rimane invece in vigore la deroga che concede la prevalenza del lavoro agile sul lavoro in presenza. Ciò è stato possibile grazie alle ultime istruzioni diramate dalla Funzione Pubblica nonostante la mancata estensione anche ai lavoratori pubblici della recente proroga per i lavoratori fragili del settore privato. Ci è stato segnalato che sarà comunque possibile, per i singoli Capi Ufficio, valutare discrezionalmente la concessione dello Smart Working su base mensile o plurimensile a seconda dei singoli casi. È stata inoltre ventilata la possibilità di attribuire anche ai Capi Sezione dei ruoli sulla concessione e organizzazione dello Smart Working.

La nostra organizzazione ha ricordato alla DGRI come in passato sia stata spesso strumentalizzata, sia dai Capi Ufficio che dai CdR, la mancanza di laptop per non concedere il Lavoro Agile. A questo riguardo abbiamo però ricevuto rassicurazioni essendo stati acquistati 1.200 portatili con i quali il problema dovrebbe risolversi definitivamente. A tale proposito, i nostri interlocutori ci hanno inoltre pregati di segnalare eventuali dinieghi motivati in tal senso.

Abbiamo in conclusione manifestato la preoccupazione che, in quegli Uffici e Cdr in cui non ci fosse la volontà di concedere il lavoro agile, possano comunque essere trovati argomenti nuovi per il diniego (come l’asserita mancanza di mansioni svolgibili in modalità agile).

A questo riguardo, la nostra Organizzazione si fa promotrice di una proposta: agevolare i movimenti di personale con i requisiti necessari dagli Uffici dove l’accesso allo smart working è più complesso a quelli dove invece è più semplice ottenerlo. Riteniamo che questa misura possa infatti innescare un processo virtuoso all’interno dell’Amministrazione livellando progressivamente in tutti i CdR le possibilità di accesso allo Smart Working.


La Segreteria UILPA MAECI                                                       Roma, 16 gennaio 2024