Stampa
Categoria: Note e comunicati
Visite: 1009

Venerdì 27 agosto ha avuto luogo un incontro in videoconferenza tra i rappresentanti dell'Amministrazione e quelli delle OO.SS. attive al MAECI, convocato su richiesta delle tre sigle confederali in seguito alla comunicazione del 17 agosto che preannunciava la possibilità di verifiche sul possesso del "green pass" in fase di accesso alla mensa. 

Nella richiesta, le nostre organizzazioni avevano evidenziato i seguenti punti:

 In apertura di incontro, l'Amministrazione ci ha comunicato che, per coniugare l'obbligo datoriale di offrire il pasto ai propri dipendenti con le recenti indicazioni governative, avrebbe permesso ai dipendenti sprovvisti di green pass di "prenotare" un cestino con il pranzo che la società Ladisa provvederà poi a consegnare ai richiedenti.

 Da parte nostra, la soluzione individuata dall'Amministrazione ci sembra un compromesso accettabile nel breve periodo, in attesa che arrivino maggiori indicazioni successivamente agli incontri che avranno luogo con le nostre confederazioni. Abbiamo comunque chiesto ed ottenuto che si instauri un dialogo costante con noi per affrontare tutte le criticità che emergeranno in questa fase relativamente alla fruizione del servizio da parte dei dipendenti - pur sempre degli aventi diritto - impossibilitati a recarsi fisicamente presso la mensa del MAECI.

 Alcune organizzazioni sindacali autonome hanno avanzato la proposta di conferire il buono pasto ai dipendenti privi di green pass. Non abbiamo motivo di dubitare della bontà delle intenzioni di chi ha avanzato la proposta, tuttavia manifestiamo congiuntamente il motivato timore che una simile soluzione potrebbe apparire beffarda per quei colleghi che, titolari di green pass, vedrebbero nella corresponsione del buono pasto paradossalmente negare a sé stessi un importante beneficio personale per il solo fatto di aver diligentemente ottemperato ai richiami vaccinali contro il COVID-19.

Riteniamo in conclusione che le soluzioni per incentivare la popolazione a vaccinarsi debbano essere ben altre che ridurre minacciosamente il welfare aziendale dei lavoratori, peraltro con strumenti di dubbia legittimità giuridica e senza coinvolgere le organizzazioni sindacali. CGIL, CISL e UIL non difendono i cosiddetti "No Vax" e lavorano, connaturatamente alla propria funzione sociale, a promuovere la Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro. In ossequio a questi principi ci dichiariamo coerentemente disponibili a discutere soluzioni legittime per garantire il massimo grado di tutela sanitaria in tutti i luoghi di lavoro.

 L'Amministrazione si è anche dichiarata disponibile a esaminare di nuovo - assieme alle Organizzazioni sindacali - la percorribilità della corresponsione del buono pasto a tutto il personale, in alternativa al servizio mensa ed al di là dell'attuale situazione di emergenza sanitaria.

Non mancheremo di aggiornare tutti gli iscritti su ogni novità a riguardo.

FP CGIL Esteri – Paolo IMPERATORI                CISL FP Esteri – Aldo MIGANI                UILPA Esteri – Alfredo DI LORENZO